Visure camerali smascherano vicepresidente Abi

Il vicepresidente dell’Abi ed ex presidente di Banca Carige Giovanni Berneschi è stato arrestato con alcuni componenti della sua famiglia con l’accusa di aver truffato sia la banca per cui aveva lavorato, sia la compagnia di assicurazione associata a Banca Carige.

Gli inquirenti sono arrivati a lui consultando le visure camerali online: riscontravano così diverse operazioni sospette di compravendita di immobili da parte della banca. Secondo chi indaga, Berneschi avrebbe utilizzato queste operazioni gonfiate per nascondere introiti illeciti, facendo quasi fallire il gruppo finanziario.

Berneschi era a capo dell’istituto di credito da vent’anni: una posizione così consolidata gli avrebbe consentito di portare all’estero quasi 22 milioni di Euro, mascherando le operazioni nelle visure camerali per non destare sospetti.

In Svizzera erano presenti allo scopo tantissime società fittizie, tanto da far parlare gli inquirenti di un vero e proprio gruppo criminale che sfruttava la fiscalità agevolata delle società per far rientrare i milioni nelle proprie tasche. Il denaro veniva poi reinvestito in attività di compravendita in Italia per essere riciclato.

Il controllo delle visure camerali ha portato gli agenti a verificare due truffe che hanno dato il campanello d’allarme: la prima risale al 2006. La società I.H. Roma Srl era stata acquistata dal Berneschi sfruttando la compagnia assicurativa della Carige. Gli inquirenti hanno poi verificato che il costo dell’acquisizione era del 50% superiore rispetto al valore di mercato.

Il secondo caso scoperto dalle forze dell’ordine risale al 2009: Berneschi avrebbe acquistato una società genovese pagandola 45 volte tanto il valore reale. Verificando le visure camerali, la società acquistava era di proprietà di una terza società. Andando a guardare i proprietari della terza società, gli agenti hanno trovato i nomi del Berneschi e di un commercialista compiacente.

Un vero affare in conflitto di interessi, come anche nel caso della società americana creata ad hoc per acquistare gli hotel che sarebbero stati di proprietà degli stessi compratori. Insomma, il gioco era sempre lo stesso: Berneschi acquistava società con la Carige, mentre dalle visure camerali si riscontrava che le società acquistate appartengono fittiziamente a lui.

Berneschi è anche accusato di aver avuto un ruolo nella bancarotta del gruppo Geo: anche se dalle visure camerali il gruppo risultava in fallimento, la banca ha continuato a finanziare grazie al Berneschi.

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