Vino le Pergole Torte Montevertine; storia e peculiarità

Vino le Pergole Torte Montevertine; storia e peculiarità

Le Pergole Torte Montevertine è un vino tra i più ambiti al mondo, nato come hobby di un industriale siderurgico a Radda in Chianti, in provincia di Siena, nella zona di vinificazione del Chianti.

Grazie all’intervento di Giulio Gambelli, il maestro del Sangiovese, è stato messo a punto nel corso degli anni il metodo di produzione e di invecchiamento di questo nettare. 

Il suo successo fece sì che l’imprenditore smettesse di essere un industriale per dedicarsi totalmente alla sua cantina e alla produzione del suo vino. Oggi, il figlio continua in modo rigoroso i metodi di produzione artigianali del vino le Pergole di Monteverine che gli sono stati insegnati dal padre e dal Gambelli, rispettando il grado di maturazione dell’uva, i metodi di raccolta e i tempi individuati dall’esperienza per l’invecchiamento nelle botti.

Il risultato di tutto questo lavoro è un vino corposo che si adatta soprattutto ai gusti dei piatti dell’entroterra toscano fatti di grigliate di carne rosse e bianche, arrosti, brasati e cacciagione. La sua deviazione dal disciplinare del Chianti ha creato questo Sangiovese in purezza. Le uve vengono raccolte al perfetto grado di maturazione, cioè quando si percepisce la componente tanninica in modo predominante. Dopo la fermentazione, il vino viene fatto invecchiare per 12 mesi in barriques e per 12 mesi in botti di rovere di Slavonia. A questo punto, viene imbottigliato e deve riposare in bottiglia ancora 3 mesi. 

Dopo questo ultimo passaggio, il vino è pronto per essere venduto e gustato.

Il metodo di vinificazione è stato ideato nel 1977 e ancora oggi viene rispettato tutto il procedimento. Non sono cambiati nemmeno i vigneti, che sono quelli piantati tra il 1968 e 1999, prima che venisse a mancare Sergio Manetti, il fondatore della cantina. La sua particolarità è il rispetto dei metodi tradizionali. Per questo l’uva viene raccolta a mano, viene fatta fermentare in vasche senza l’ausilio di apparecchiature di misurazione, ma semplicemente attendendo il giusto tempo. In tutto il procedimento il vino non viene mai filtrato e il sedimento non viene spostato da un contenitore all’altro poiché, per gravità, si trova sul fondo dello stesso. In questo modo, senza forzature, il liquido trattiene tutti i componenti necessari per renderlo corposo e con il suo grande aroma particolare.

Lo stile produttivo e di selezione è rispettoso della natura e delle sue componenti: una produzione non solo ecosostenibile ma che si rigenera autonomamente. Questa è stata la visione straordinaria che Manetti padre e figlio hanno avuto nel corso degli anni e che in futuro diverrà ancora più preziosa. La loro rigidità nell’attuare i metodi tradizionali è diventata rispetto del gusto e della natura che continua a ripagarli con gli stessi ineguagliabili frutti.

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